Belle & Sebastien
Belle & Sebastien
Titolo Originale: Belle et Sébastien
Nazione: Francia
Anno: 2013
Genere: Commedia
Durata: 98'
Regia: Nicolas Vanier
Sito ufficiale:
Cast: Tchéky Karyo, Dimitri Storoge, Margaux Châtelier, Félix Bossuet, Jan Oliver Schroeder
Produzione: Radar Films, Epithète Films
Distribuzione: Notorious Pictures
Data di uscita: 30 Gennaio 2014 (cinema)
Trailer:
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Durante la Seconda Guerra Mondiale, il piccolo orfano Sebastien trova conforto nell'amicizia con Belle, un grande cane dei Pirenei che abita nei boschi intorno al paese. Sebastien, colpito dalla dolcezza dell'animale, dovrà difenderlo da chi lo ritiene un feroce e pericoloso predatore. Ispirato al classico della letteratura francese e alla serie animata che ha appassionato più di una generazione... preparatevi a riscoprire la grande avventura di Belle & Sebastien, due amici inseparabili.
In un paesino delle Alpi francesi occupato dai nazisti un bambino fa amicizia con Belle, cane a cui lintera comunità dà la caccia perché ritenuto un feroce sbranatore di pecore. Mentre la sua famiglia aiuta gli ebrei a fuggire clandestinamente in Svizzera, il piccolo Sébastien deve tenere segreto il suo legame con Belle anche al nonno, deciso a uccidere la Bestia.
Ispirandosi allomonima serie televisiva francese degli anni Sessanta e ai successivi cartoni animati che seguiva con passione da bambino, Nicolas Vannier realizza questo film a misura di bambino ma così denso di bellezza e purezza da poter essere considerato grande cinema. Se cè un tema caro a Vannier è proprio la natura, in tutta la sua maestosità e potenza, in rapporto con luomo (si veda il suo Il Grande Nord del 2003, su un gruppo di cacciatori canadesi). E qui non fa altro che approfondire la sua ricerca in questa direzione, sia in grande, attraverso spettacolari riprese di montagne e ghiacciai che sfidano i poveri emigranti ad attraversarli, sia in piccolo, con la semplice storia di una profonda amicizia saldata tra un bambino e un animale.
Di film sul rapporto uomo-cane se ne producono anche troppi, e quasi sempre si risolvono in polpettoni al confine del melodrammatico (Hachiko) o in commedie inutili (Io e Marley). A questo film va riconosciuta la capacità di dosare gli stereotipi del genere che, se abusati, non restituiscono altro che stucchevolezza: Vannier non spinge mai verso lo strappalacrime ma senza rinunciare al sentimentalismo, antropomorfizza il cane ma solo con leggeri tratti e in momenti scelti con sapienza. Ne emerge un quadro di grande autenticità, grazie al talento del regista e al volto del piccolo Félix Bossuet, che interpreta Sébastien.
Sullo sfondo si intrecciano grandi temi come la responsabilità morale contrapposta alle leggi, il rispetto della sacralità della natura e la ricerca della verità sotto lapparenza di uomini e cose. E anche la cornice della fuga tra le montagne e del nonno che nasconde al bambino la morte della madre sono osservati con gli occhi emotivi, sognanti, coraggiosi e un po spaventati del ragazzino che cresce in fretta.
Nicolas Vannier ha dichiarato di voler celebrare con questo film la propria infanzia ma anche il proprio amore per i bimbi e gli animali; e ambientando la storia in un luogo che, nonostante la precisa collocazione storica, sembra sospeso fuori da tempo e spazio, ha trionfato nellimpresa, lasciando commossa una sala di adulti e bambini.
La frase:
Belle, tu es si belle, quen te voyant je tai aimée.
a cura di Luca Renucci
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