I baci mai dati
Titolo Originale: I baci mai dati
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 80'
Regia: Roberta Torre
Sito ufficiale: www.videa-cde.it/ibacimaidati
Cast: Beppe Fiorello, Donatella Finocchiaro, Piera Degli Esposti, Carla Marchese, Pino Micol
Produzione: Nuvola Film, Rosetta Film
Distribuzione: VIDEA CDE
Data di uscita: 29 Aprile 2011 (cinema)
Trailer:
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Manuela, tredici anni vissuti a Librino, un quartiere “modello”, periferico e degradato di Catania, un giorno si inventa di poter fare miracoli. La gente non desidera che crederle e lei, che vorrebbe solo ritagliare donne di carta per i suoi collage, andare al mare con il fidanzato e sognare sogni dove vivono donne con capelli di zucchero filato che finalmente si lasciano pettinare e madri accoglienti e rotonde che sorridono sempre, si ritrova, in men che non si dica, quasi santa. Da quel momento irrompe nella sua vita un’umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto: dal posto di lavoro perduto alla vincita al Totocalcio, da un sogno mai realizzato a un cambio di personalità e, chissà, di vita. Mentre sua madre Rita intravede la possibilità di farne un commercio, Manuela osserva e sgrana gli occhi davanti a tutti quelli che le sfilano davanti come marionette impazzite… Si spaventa e vorrebbe smettere di fare la santa, ma non è più così facile. Perché suo malgrado un miracolo accade davvero.
I baci mai dati
In maniera affascinante, apre con immagini mute di peone in una piazza di Librino (Catania) il quinto lungometraggio cinematografico firmato dalla milanese classe 1962 Roberta Torre, la cui ultima regia per il grande schermo, datata 2006, fu il confusissimo dramma a tinte erotiche Mare nero, interpretato da Luigi Lo Cascio e Anna Mouglalis.
Ed è a partire dalla simbolica figura di una statua della Madonna che finisce decapitata da un pallone che entriamo nel vivo della storia della tredicenne Manuela, la quale, con le fattezze dell’esordiente Carla Marchese, se ne va in giro zigzagando in motorino tra i vialoni della popolosa periferia fino al giorno in cui, dopo aver fatto credere per gioco a una sua capacità miracolosa, si ritrova quasi trasformata in santa.
Infatti, tra donne megere che vivono in un grosso negozio di parrucchiera e una famiglia costituita dalla bella e intoccabile sorella Marianna, dal padre-talento fallito Giulio e, soprattutto, dalla madre Rita, rispettivamente con i volti di Valentina Giordanella, Beppe Fiorello e Donatella Finocchiaro, le sue presunte doti la portano a diventare il punto di riferimento delle tanto supetiziose quanto affamate e bisognose peone del posto, le quali, pagando, accorrono quando per chiedere una vincita al Totocalcio, quando per avere un posto di lavoro sicuro, quando in cerca di una facilitazione per entrare nella casa del Grande fratello.
Con Piera Degli Esposti inclusa nel cast, una a tratti ironica riflessione sul fenomeno dei truffaldini miracola-gente, quindi, basata su un’interessante idea di partenza dietro cui si cela, in realtà, il viaggio di formazione della giovane protagonista, la quale passa dall’adolescenza, dall’essere una donna piccola, all’essere una piccola donna.
Peccato, però, che la sceneggiatura – a firma della stessa regista iieme a Laura Nuccilli – finisca per viaggiare sui binari della monotonìa, tra luoghi comuni a non finire e abbondanza di dialoghi coumati in interni, i quali conferiscono al tutto un tono generale quasi teatrale.
E sono momenti di “taglio allucinogeno” a peggiorare ulteriormente il lento e noioso iieme che, costruito su una storia talmente esile da risultare di sicuro più adatta per un cortometraggio, lascia individuare il tocco dell’autrice di Tano da morire e Sud side stori soltanto nella varietà cromatica sfoggiata da scenografie e costumi.
La frase: E’ stata la Madonna, ha fatto tutto lei.
Francesco Lomuscio
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